Nel ventre di una donna. Storie di donne e di violenza in Congo

Martedì 13 novembre | ore 18 | Biblioteca Italiana delle Donne/Centro delle Donne di Bologna

Nell’ambito del Festival La Violenza Illustrata | XIII edizione

Presentazione del libro Nel ventre di una donna. Storie di donne e di violenza in Congo con le autrici e gli autori

Saluti di Daniela TattiCasa delle donne per non subire violenza

Il libro, Nel ventre di una donna. Storie di donne e di violenza in Congo a cura di Veronica Barini, Renato Bottura, Paola Bovi, Paolo Costa, Joseph Kakisingi, edito a Mantova nel 2018 da Il Rio Edizioni, raccoglie interviste di donne della Repubblica Democratica del Congo, vittime di violenza fisica, psicologica e sociale. L’ONG africana SAD fino ad oggi ne ha aiutate più di trecento dando loro una concreta possibilità di recupero. L’associazione Colibrì di Mantova ha voluto dare voce a questa testimonianza di vita e di speranza.

Il libro è disponibile in biblioteca.

AGR Huile de palme

Le travail humanitaire abattu par SAD chaque jour, reste dans l’optique de sa devise qu’est « un monde meilleur est possible, ensemble construisons-le » pour ce faire, les actions continuent à être menées dans le but de donner espoir aux vulnérables et de remonter tant peut soit-il leurs conditions de vie dans l’optique d’assurer leur autonomisation financière et auto-prise en charge holistique.

Les survivantes des violences sexuelles et basées sur le genre sont bénéficiaires des différentes Activités Génératrice de Revenu que SAD, leur procure et cela en fonction de la formation reçue lors des séances de prise en charge (médicale, psychosocial,).

Celle-ci s’est décidé de faire le commerce de l’huile de palme comme étant l’activité phare Génératrice de Revenu, actuellement elle prend en charge sa famille fait étudier les enfants et nourri la famille. Du jour le jour son activité s’accroît et le prospectus est bien

AFRICA: DAL VENTRE DELLE DONNE


«Il mio ventre appartiene al mio padrone».

Questa affermazione non emerge dalla fiorente narrativa sullo schiavismo nelle Americhe, non è un ricordo torbido dei secoli passati, bensì è ciò che ancora oggi dice una donna schiava della Mauritania. La Repubblica islamica ha ufficialmente abolito la schiavitù nel 1981, ma sono decine di migliaia le schiave “invisibili”, non registrate all’anagrafe, la cui condizione, ancora culturalmente giustificata, incatena anche il frutto del loro ventre: nonostante la società mauritana sia marcatamente patriarcale, chi nasce da una schiava è considerato alla stregua dei cuccioli animali: possesso di chi possiede la madre.

Per comprendere le dinamiche che perpetuano questa forma atavica di schiavitù e conoscere le azioni ostinate di chi la contrasta, può essere utile leggere il libro Mai più schiavi.

E in Africa c’è un altro ventre che merita attenzione. Più distante dalla Mauritania, che lambisce nazioni a noi prossime come Marocco e Algeria, ma più connesso alla nostra quotidianità, quello di tante donne del Kivu. La regione orientale della Repubblica democratica del Congo è fonte di minerali indispensabili alla tecnologia che pervade le nostre giornate: telefoni cellulari, computer, tablet e batterie di attrezzature mediche.

Nel Kivu le multinazionali coltivano interessi strategici e da decenni gruppi armati si contendono terre e risorse, infliggendo terribili sofferenze alla popolazione. Le donne, ridotte a schiave sessuali, sopportano traumi fisici e psicologici spesso invalidanti.

Eppure a Bukavu il ginecologo Jeff Kakisingi, coadiuvato dall’assistente sociale Julienne Mugoli, ha piantato due grandi tende dove le vittime di stupro riprendono vita, insieme al frutto della violenza subita. Lo fanno raccontando e condividendo il loro dolore «per non morire dentro».

Le loro storie sono raccolte in un libro piccolo e prezioso: Nel ventre di una donna.

Scritto a più mani, grazie all’ Associazione Colibrì, lo scorso maggio era al Salone del Libro di Torino, dove il ventre delle donne dell’Africa ha avuto parola.

16 Jours d’activisme

A l’occasion de la campagne 16 jours d’activisme de l’année 2018 dont le thème était : « les relations saines à l’école, en famille et dans la communauté » ; SAD est en pleine journée familiale avec les couples de la commune de Kadutu avec comme objectif de contribuer aux relations harmonieuses et sereines en famille en prévenant et en jugulant les violences domestiques.